Per tutti gli insegnanti
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annalaura
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Re: Per tutti gli insegnanti
Il Ricamo della vita
Per anni un uomo girò il mondo alla ricerca di qualche risposta ai suoi perché. La vita non gli aveva mai sorriso veramente ed ora, stanco e arrabbiato, stava per abbandonarsi allo sconforto, ma decise di fare un ultimo viaggio per il mondo alla ricerca di risposte.
Dopo molto tempo, arrivò in un piccolo villaggio, poche tende di pastori, qualche fuoco e molte stelle. Entrò in una delle tende e vicino al fuoco vide addormentata una vecchia donna. Improvvisamente la mano di un giovane lo sfiorò e, porgendogli una coperta, gli disse in tono imperioso: “Stanotte copriti con questa”. Poi sparì.
All’alba l’uomo si svegliò ancora sotto la coperta, tormentato dai suoi dubbi e dai suoi perché. La vecchia donna, accanto a lui, gli disse allora: “Figliolo, smetti di tormentarti. Ciò che ti ha tenuto caldo durante la notte è proprio la risposta che cercavi!”. L’uomo non capiva. Ma sfiorando il bordo della coperta, la morbidissima sensazione della lana si trasformò in illuminazione: “La coperta, la coperta mi ha tenuto caldo…la coperta! Ma come può essere la risposta ai perché della mia vita?”.
La vecchia donna si chinò su di lui e, mostrandogli i bordi della coperta, gli disse: “Guarda figliolo, cosa vedi?”
“Colori bellissimi e disegni ancor più belli, ricamati in modo assolutamente perfetto!”
“Ora guarda l’altro lato: cosa vedi?”
“ Vedo l’aggrovigliarsi dei fili del ricamo, vedo colori sovrapposti, confusione, nodi curati, ma sempre nodi, tagli di filo, intrecci imprevisti, senza senso, disegni incomprensibili e non belli a vedersi”.
“Ecco figliolo – disse la vecchia – la tua vita è esattamente così: tu sei sotto il ricamo della vita e puoi vedere questa coperta solo da sotto: è la condizione umana!. Nel frattempo per te, su di te, e in te si ricamano dall’altro lato disegni e sfumature straordinarie, di una bellezza sconvolgente. Per fare questo ricamo, però, a volte, si rende necessario tagliare, fare nodi, correggere. Da qui sotto è ovvio che SENZA UN PO’ DI FEDE e fantasia vedi solo tagli, nodi, confusione, ma guarda cosa Dio sta realizzando su di te…un disegno bellissimo!”.
S D PETROCCHI
Per anni un uomo girò il mondo alla ricerca di qualche risposta ai suoi perché. La vita non gli aveva mai sorriso veramente ed ora, stanco e arrabbiato, stava per abbandonarsi allo sconforto, ma decise di fare un ultimo viaggio per il mondo alla ricerca di risposte.
Dopo molto tempo, arrivò in un piccolo villaggio, poche tende di pastori, qualche fuoco e molte stelle. Entrò in una delle tende e vicino al fuoco vide addormentata una vecchia donna. Improvvisamente la mano di un giovane lo sfiorò e, porgendogli una coperta, gli disse in tono imperioso: “Stanotte copriti con questa”. Poi sparì.
All’alba l’uomo si svegliò ancora sotto la coperta, tormentato dai suoi dubbi e dai suoi perché. La vecchia donna, accanto a lui, gli disse allora: “Figliolo, smetti di tormentarti. Ciò che ti ha tenuto caldo durante la notte è proprio la risposta che cercavi!”. L’uomo non capiva. Ma sfiorando il bordo della coperta, la morbidissima sensazione della lana si trasformò in illuminazione: “La coperta, la coperta mi ha tenuto caldo…la coperta! Ma come può essere la risposta ai perché della mia vita?”.
La vecchia donna si chinò su di lui e, mostrandogli i bordi della coperta, gli disse: “Guarda figliolo, cosa vedi?”
“Colori bellissimi e disegni ancor più belli, ricamati in modo assolutamente perfetto!”
“Ora guarda l’altro lato: cosa vedi?”
“ Vedo l’aggrovigliarsi dei fili del ricamo, vedo colori sovrapposti, confusione, nodi curati, ma sempre nodi, tagli di filo, intrecci imprevisti, senza senso, disegni incomprensibili e non belli a vedersi”.
“Ecco figliolo – disse la vecchia – la tua vita è esattamente così: tu sei sotto il ricamo della vita e puoi vedere questa coperta solo da sotto: è la condizione umana!. Nel frattempo per te, su di te, e in te si ricamano dall’altro lato disegni e sfumature straordinarie, di una bellezza sconvolgente. Per fare questo ricamo, però, a volte, si rende necessario tagliare, fare nodi, correggere. Da qui sotto è ovvio che SENZA UN PO’ DI FEDE e fantasia vedi solo tagli, nodi, confusione, ma guarda cosa Dio sta realizzando su di te…un disegno bellissimo!”.
S D PETROCCHI
Re: Per tutti gli insegnanti
Oh Signore,
dammi il supremo coraggio dell'Amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi,
onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore,
e dell'amore,
questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita nella morte,
alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore,
che accetta l'offesa,
ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
Dammi la forza di amare
sempre
e ad ogni costo.
K.GIBRAN
dammi il supremo coraggio dell'Amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi,
onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore,
e dell'amore,
questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita nella morte,
alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore,
che accetta l'offesa,
ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
Dammi la forza di amare
sempre
e ad ogni costo.
K.GIBRAN
Re: Per tutti gli insegnanti
Trova il tempo per ridere,
e la musica dell'anima
sentirai.
Ascolta...ascoltare è la forma
piu raffinata di
parlare.
Non basta parlare,
bisogna comunicare.
Vivere significa sporcarsi le mani,
vivere significa buttarsi con coraggio,
vivere significa cadere e sbattere con il muso,
vivere significa andare al di là di noi stessi...tra le stelle.
E non dimentichiamoci di vivere la vita,
con amore, passione e amicizia.
Lo so,a volte è difficile,ma
cerchiamo di aiutarci a farlo.
dal web
e la musica dell'anima
sentirai.
Ascolta...ascoltare è la forma
piu raffinata di
parlare.
Non basta parlare,
bisogna comunicare.
Vivere significa sporcarsi le mani,
vivere significa buttarsi con coraggio,
vivere significa cadere e sbattere con il muso,
vivere significa andare al di là di noi stessi...tra le stelle.
E non dimentichiamoci di vivere la vita,
con amore, passione e amicizia.
Lo so,a volte è difficile,ma
cerchiamo di aiutarci a farlo.
dal web
Re: Per tutti gli insegnanti
DIO NON SBAGLIA MAI!
Se le vie del Signore mi sembrano
stranamente oscure e difficili
e se i miei desideri affondano nel silenzio del mare;
anche se la giornata che mi ha portato solo dolore e
sofferenza passa con tristezza,
allora, proprio in quel momento, voglio ricordare
CHE DIO NON SBAGLIA MAI
Quando i pensieri di Dio sono troppo alti
e la sua grazia sembra a me lontana;
quando tutti i sostegni della mia vita iniziano a vacillare
e mi manca la forza e la pazienza;
quando il mio sguardo non trova più una meta
e le mie lacrime sono tante,
c’è sempre una scintilla di fede che mi dice
CHE DIO NON SBAGLIA MAI
Quando il mio cuore è disperato
davanti a domande senza risposte
e dell’amore di Dio voglio persino dubitare
perché in me si eleva l’incredulità,
allora posso rimettere tutto il mio stanco bramare
nelle mani di Dio e con lacrime posso proclamare
CHE DIO NON SBAGLIA MAI
Perciò stai calmo, o cuore mio
e lascia passare le cose terrene e passeggere.
Vedrai un giorno su nel cielo
che le vie che Lui ha guidato erano buone
e anche se dovresti perdere ciò che hai di più prezioso,
sì, anche se dovresti passare per giorni tristi e oscuri,
tieniti forte a queste sagge parole,
CHE DIO NON SBAGLIA MAI
http://www.innamoratidellamadonna.it
Se le vie del Signore mi sembrano
stranamente oscure e difficili
e se i miei desideri affondano nel silenzio del mare;
anche se la giornata che mi ha portato solo dolore e
sofferenza passa con tristezza,
allora, proprio in quel momento, voglio ricordare
CHE DIO NON SBAGLIA MAI
Quando i pensieri di Dio sono troppo alti
e la sua grazia sembra a me lontana;
quando tutti i sostegni della mia vita iniziano a vacillare
e mi manca la forza e la pazienza;
quando il mio sguardo non trova più una meta
e le mie lacrime sono tante,
c’è sempre una scintilla di fede che mi dice
CHE DIO NON SBAGLIA MAI
Quando il mio cuore è disperato
davanti a domande senza risposte
e dell’amore di Dio voglio persino dubitare
perché in me si eleva l’incredulità,
allora posso rimettere tutto il mio stanco bramare
nelle mani di Dio e con lacrime posso proclamare
CHE DIO NON SBAGLIA MAI
Perciò stai calmo, o cuore mio
e lascia passare le cose terrene e passeggere.
Vedrai un giorno su nel cielo
che le vie che Lui ha guidato erano buone
e anche se dovresti perdere ciò che hai di più prezioso,
sì, anche se dovresti passare per giorni tristi e oscuri,
tieniti forte a queste sagge parole,
CHE DIO NON SBAGLIA MAI
http://www.innamoratidellamadonna.it
Re: Per tutti gli insegnanti
Preghiera del mattino
Gesù benedicimi
e benedici tutte le presone che passano e che scrivono nel forum,
benedici tutte le loro intenzioni.
Benedici, Signore, tutti i bambini, gli ammalati,
tutti gli operatori di pace, di amore, i tuoi servi della chiesa,
in particolare i nostri sacerdoti e le nostre guide spirituali.
Signore Gesù benedici tutte le persone che vivono nella malattia,
tutte le persone malate di tumore
e tutte quelle che devono subire operazioni,
affinché tu le possa riempire di pace e guidare le mani di chi opera.
Signore Gesù benedici le menti di tutti i peccatori
affinché possano aprire i loro cuori a Te,
benedici chi vive nella sofferenza
affinché nella loro sofferenza possano trovare
rifugio e riposo in Te, in Cristo Gesù.
Benedici ancora Signore Gesù tutte le persone vittime del male
affinché in Te possano trovare la forza, la pace, l’amore e la consolazione,
ma in special modo la liberazione e la guarigione.
Benedici ancora tutte le famiglie che vivono nel lutto
e ai loro defunti dona l’eterno riposo,
benedici Signore Gesù tutti coloro che pregano per noi,
per me e tutte le persone che mi chiedono e ci chiedono preghiere.
Benedici Signore Gesù tutti i ragazzi schiavi della droga,
del fumo, dell’alcol affinché possano trovare forza e liberazione in Te,
ma soprattutto possano trovare in te guarigione spirituale,
benedici ancora Signore Gesù le nostre famiglie,
nipoti e tutti i nostri parenti ed amici.
Benedici in special modo chi ancora vive lontano da Te
affinché possa comprendere che Tu sei l’amore dei loro cuori,
che Tu sei il nostro Signore.
Signore Gesù benedici ancora tutte le persone
che hanno bisogno della tua benedizione in questa santa giornata
e credo, Gesù, che sono molte, per non dire che tutto il mondo ha bisogno
della tua benedizione, del tuo amore
perché il mondo vive nel caos e nella confusione della propria mente
e tutto questo perché nel suo cuore non c’è amore,
non ci sei Tu, Gesù.
Signore Gesù benedici ancora tutte le persone
che ci metterai davanti in questa santa giornata
e Ti prego con tutto il cuore: facci dono del consiglio e del discernimento
affinché possiamo comprendere chi ci sta davanti,
affinché possiamo essere preservati dal male,
vedendo in chi ci è davanti se è falso o vive nella verità, in Cristo Gesù,
ma soprattutto aiutaci a comprendere se chi ci è davanti ha bisogno di aiuto.
Grazie Gesù, grazie Maria.
...e dico, gioioso, il mio Amen!
miriam bolfissimo
Gesù benedicimi
e benedici tutte le presone che passano e che scrivono nel forum,
benedici tutte le loro intenzioni.
Benedici, Signore, tutti i bambini, gli ammalati,
tutti gli operatori di pace, di amore, i tuoi servi della chiesa,
in particolare i nostri sacerdoti e le nostre guide spirituali.
Signore Gesù benedici tutte le persone che vivono nella malattia,
tutte le persone malate di tumore
e tutte quelle che devono subire operazioni,
affinché tu le possa riempire di pace e guidare le mani di chi opera.
Signore Gesù benedici le menti di tutti i peccatori
affinché possano aprire i loro cuori a Te,
benedici chi vive nella sofferenza
affinché nella loro sofferenza possano trovare
rifugio e riposo in Te, in Cristo Gesù.
Benedici ancora Signore Gesù tutte le persone vittime del male
affinché in Te possano trovare la forza, la pace, l’amore e la consolazione,
ma in special modo la liberazione e la guarigione.
Benedici ancora tutte le famiglie che vivono nel lutto
e ai loro defunti dona l’eterno riposo,
benedici Signore Gesù tutti coloro che pregano per noi,
per me e tutte le persone che mi chiedono e ci chiedono preghiere.
Benedici Signore Gesù tutti i ragazzi schiavi della droga,
del fumo, dell’alcol affinché possano trovare forza e liberazione in Te,
ma soprattutto possano trovare in te guarigione spirituale,
benedici ancora Signore Gesù le nostre famiglie,
nipoti e tutti i nostri parenti ed amici.
Benedici in special modo chi ancora vive lontano da Te
affinché possa comprendere che Tu sei l’amore dei loro cuori,
che Tu sei il nostro Signore.
Signore Gesù benedici ancora tutte le persone
che hanno bisogno della tua benedizione in questa santa giornata
e credo, Gesù, che sono molte, per non dire che tutto il mondo ha bisogno
della tua benedizione, del tuo amore
perché il mondo vive nel caos e nella confusione della propria mente
e tutto questo perché nel suo cuore non c’è amore,
non ci sei Tu, Gesù.
Signore Gesù benedici ancora tutte le persone
che ci metterai davanti in questa santa giornata
e Ti prego con tutto il cuore: facci dono del consiglio e del discernimento
affinché possiamo comprendere chi ci sta davanti,
affinché possiamo essere preservati dal male,
vedendo in chi ci è davanti se è falso o vive nella verità, in Cristo Gesù,
ma soprattutto aiutaci a comprendere se chi ci è davanti ha bisogno di aiuto.
Grazie Gesù, grazie Maria.
...e dico, gioioso, il mio Amen!
miriam bolfissimo
Re: Per tutti gli insegnanti
NON VIVIAMO SOLI
Signore, insegnaci
a non amare soltanto noi stessi,
a non amare soltanto i nostri,
a non amare soltanto quelli che ci amano.
Insegnaci a pensare agli altri
e ad amare quelli che nessuno ama.
Facci la grazia di capire
che ad ogni istante,
mentre noi viviamo una vita troppo felice,
ci sono milioni di esseri umani,
che sono pure tuoi figli e nostri fratelli,
che muoiono di fame,
senza aver meritato di morire di fame,
che muoiono di freddo
senza aver meritato di morire di freddo.
Signore, abbi pietà
di tutti i poveri del mondo
e non permettere più, Signore,
che noi viviamo felici da soli.
Signore, insegnaci
a non amare soltanto noi stessi,
a non amare soltanto i nostri,
a non amare soltanto quelli che ci amano.
Insegnaci a pensare agli altri
e ad amare quelli che nessuno ama.
Facci la grazia di capire
che ad ogni istante,
mentre noi viviamo una vita troppo felice,
ci sono milioni di esseri umani,
che sono pure tuoi figli e nostri fratelli,
che muoiono di fame,
senza aver meritato di morire di fame,
che muoiono di freddo
senza aver meritato di morire di freddo.
Signore, abbi pietà
di tutti i poveri del mondo
e non permettere più, Signore,
che noi viviamo felici da soli.
Re: Per tutti gli insegnanti
CONDIZIONI PER UNA "TELEFONATA CON DIO"
Controlla che il prefisso sia giusto. Non comporre il numero senza pensarci
bene per non rischiare una telefonata a vuoto.
Non irritarti quando senti il segnale di "occupato". Attendi e riprova. Sei
certo di avere composto il numero giusto?
Ricorda che telefonare a Dio non è un monologo. Non parlare continuamente tu
ma ascolta che cosa ha da dirti Lui.
In caso di interruzione controlla se non sei stato tu stesso ad interrompere
il collegamento.
Non abituarti a chiamare Dio unicamente in casi di emergenza, scegliendo
solo il numero del pronto intervento.
Non telefonare a Dio soltanto nelle ore a tariffa ridotta, ossia
prevalentemente di Domenica. Anche nei giorni feriali dovrebbe esserti
possibile una breve chiamata a intervalli regolari.
Ricordati sempre che le telefonate con Dio non hanno scatti.
dal web
Controlla che il prefisso sia giusto. Non comporre il numero senza pensarci
bene per non rischiare una telefonata a vuoto.
Non irritarti quando senti il segnale di "occupato". Attendi e riprova. Sei
certo di avere composto il numero giusto?
Ricorda che telefonare a Dio non è un monologo. Non parlare continuamente tu
ma ascolta che cosa ha da dirti Lui.
In caso di interruzione controlla se non sei stato tu stesso ad interrompere
il collegamento.
Non abituarti a chiamare Dio unicamente in casi di emergenza, scegliendo
solo il numero del pronto intervento.
Non telefonare a Dio soltanto nelle ore a tariffa ridotta, ossia
prevalentemente di Domenica. Anche nei giorni feriali dovrebbe esserti
possibile una breve chiamata a intervalli regolari.
Ricordati sempre che le telefonate con Dio non hanno scatti.
dal web
Re: Per tutti gli insegnanti
TI PENSO OGNI GIORNO
Una volta un sacerdote stava camminando in chiesa, verso mezzogiorno.
Passando dall’altare decise di fermarsi lì vicino per vedere chi era venuto a pregare; in quel momento si aprì la porta, il sacerdote inarcò il sopracciglio vedendo un uomo che si avvicinava; l’uomo aveva la barba lunga di parecchi giorni, indossava una camicia consunta, aveva una giacca vecchia i cui bordi avevano iniziato a disfarsi. S’inginocchio, abbassò la testa, quindi si alzò e uscì.
Nei giorni seguenti lo stesso uomo, sempre a mezzogiorno, tornava in chiesa con una valigia….. s’inginocchiava brevemente e quindi usciva.
Il sacerdote, un po’ spaventato, iniziò a sospettare che si trattasse di un ladro, quindi un giorno si mise davanti alla porta della chiesa e quando l’uomo stava per uscire dalla chiesa gli chiese: “Che fai qui?”.
L’uomo gli rispose che lavorava nella zona e aveva ½ h. libera per il pranzo e approfittava di questo momento per pregare: “Rimango solo un momento, sai, perché la fabbrica è un po’ lontana, quindi mi inginocchio e dico: “Signore, sono venuto nuovamente per dirti quanto mi hai reso felice quando mi hai liberato dai miei peccati…. Non so pregare molto bene, però Ti penso tutti i giorni…. Beh, Gesù…. qui c’è Jim a rapporto”.
Il padre si sentì uno stupido, disse a Jim che andava bene, che era il benvenuto in chiesa quando voleva, quindi s’inginocchiò davanti all’altare, si sentì riempire il cuore dal gran calore dell’amore.
Mentre le lacrime scendevano sulle sue guance, nel suo cuore ripeteva la preghiera di Jim: “SONO VENUTO SOLO PER DIRTI, SIGNORE, QUANTO SONO FELICE DA QUANDO TI HO INCONTRATO ATTRAVERSO I MIEI SIMILI E MI HAI LIBERATO DAI MIEI PECCATI…..NON SO MOLTO BENE COME PREGARE, PERO’ PENSO A TE TUTTI I GIORNI….BEH, GESU’…..ECCOMI A RAPPORTO!”.
Un dato giorno il sacerdote notò che il vecchio Jim non era venuto. I giorni passavano e Jim non tornava a pregare. Il padre iniziò a preoccuparsi e un giorno andò alla fabbrica a chiedere di lui; lì gli dissero che Jim era malato e che i medici erano molto preoccupati per il suo stato di salute, ma che tuttavia credevano che avrebbe potuto farcela. Nella settimana in cui rimase in ospedale Jim portò molti cambiamenti, egli sorrideva sempre e la sua allegria era contagiosa. La caposala non poteva capire perché Jim fosse tanto felice, dato che non aveva mai ricevuto né fiori né biglietti augurali né visite. Il sacerdote si avvicinò al letto di Jim con l’infermiera e questa gli disse, mentre Jim ascoltava: “Nessun amico è venuto a trovarlo, non ha nessuno”.
Sorpreso il vecchio Jim disse sorridendo: “L’infermiera si sbaglia…. Però lei non può sapere che TUTTI I GIORNI, da quando sono arrivato qui, a MEZZOGIORNO, un mio amato amico viene, si siede sul letto, mi prende le mani, s’inclina su di me e mi dice: “SONO VENUTO SOLO PER DIRTI, JIM, QUANTO SONO STATO FELICE DA QUANDO HO TROVATO LA TUA AMICIZIA E TI HO LIBERATO DAI TUOI PECCATI, MI E’ SEMPRE PIACIUTO ASCOLTARE LE TUE PREGHIERE, TI PENSO OGNI GIORNO…..BEH, JIM……QUI C’E’ GESU’ A RAPPORTO.
dal web
Una volta un sacerdote stava camminando in chiesa, verso mezzogiorno.
Passando dall’altare decise di fermarsi lì vicino per vedere chi era venuto a pregare; in quel momento si aprì la porta, il sacerdote inarcò il sopracciglio vedendo un uomo che si avvicinava; l’uomo aveva la barba lunga di parecchi giorni, indossava una camicia consunta, aveva una giacca vecchia i cui bordi avevano iniziato a disfarsi. S’inginocchio, abbassò la testa, quindi si alzò e uscì.
Nei giorni seguenti lo stesso uomo, sempre a mezzogiorno, tornava in chiesa con una valigia….. s’inginocchiava brevemente e quindi usciva.
Il sacerdote, un po’ spaventato, iniziò a sospettare che si trattasse di un ladro, quindi un giorno si mise davanti alla porta della chiesa e quando l’uomo stava per uscire dalla chiesa gli chiese: “Che fai qui?”.
L’uomo gli rispose che lavorava nella zona e aveva ½ h. libera per il pranzo e approfittava di questo momento per pregare: “Rimango solo un momento, sai, perché la fabbrica è un po’ lontana, quindi mi inginocchio e dico: “Signore, sono venuto nuovamente per dirti quanto mi hai reso felice quando mi hai liberato dai miei peccati…. Non so pregare molto bene, però Ti penso tutti i giorni…. Beh, Gesù…. qui c’è Jim a rapporto”.
Il padre si sentì uno stupido, disse a Jim che andava bene, che era il benvenuto in chiesa quando voleva, quindi s’inginocchiò davanti all’altare, si sentì riempire il cuore dal gran calore dell’amore.
Mentre le lacrime scendevano sulle sue guance, nel suo cuore ripeteva la preghiera di Jim: “SONO VENUTO SOLO PER DIRTI, SIGNORE, QUANTO SONO FELICE DA QUANDO TI HO INCONTRATO ATTRAVERSO I MIEI SIMILI E MI HAI LIBERATO DAI MIEI PECCATI…..NON SO MOLTO BENE COME PREGARE, PERO’ PENSO A TE TUTTI I GIORNI….BEH, GESU’…..ECCOMI A RAPPORTO!”.
Un dato giorno il sacerdote notò che il vecchio Jim non era venuto. I giorni passavano e Jim non tornava a pregare. Il padre iniziò a preoccuparsi e un giorno andò alla fabbrica a chiedere di lui; lì gli dissero che Jim era malato e che i medici erano molto preoccupati per il suo stato di salute, ma che tuttavia credevano che avrebbe potuto farcela. Nella settimana in cui rimase in ospedale Jim portò molti cambiamenti, egli sorrideva sempre e la sua allegria era contagiosa. La caposala non poteva capire perché Jim fosse tanto felice, dato che non aveva mai ricevuto né fiori né biglietti augurali né visite. Il sacerdote si avvicinò al letto di Jim con l’infermiera e questa gli disse, mentre Jim ascoltava: “Nessun amico è venuto a trovarlo, non ha nessuno”.
Sorpreso il vecchio Jim disse sorridendo: “L’infermiera si sbaglia…. Però lei non può sapere che TUTTI I GIORNI, da quando sono arrivato qui, a MEZZOGIORNO, un mio amato amico viene, si siede sul letto, mi prende le mani, s’inclina su di me e mi dice: “SONO VENUTO SOLO PER DIRTI, JIM, QUANTO SONO STATO FELICE DA QUANDO HO TROVATO LA TUA AMICIZIA E TI HO LIBERATO DAI TUOI PECCATI, MI E’ SEMPRE PIACIUTO ASCOLTARE LE TUE PREGHIERE, TI PENSO OGNI GIORNO…..BEH, JIM……QUI C’E’ GESU’ A RAPPORTO.
dal web
Re: Per tutti gli insegnanti
Che fantastica storia è la vita
Mi chiamo Antonio e faccio il cantautore,
e mio padre e mia madre mi volevano dottore,
ho sfidato il destino per la prima canzone,
ho lasciato gli amici, ho perduto l'amore.
E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamo Laura e sono laureata,
dopo mille concorsi faccio l'impiegata,
e mio padre e mia madre, una sola pensione,
fanno crescere Luca, il mio unico amore.
A volte penso che sia finita,
ma è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
E quando pensi che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamano Gesù e faccio il pescatore,
e del mare e del pesce sento ancora l'odore,
di mio Padre e mia Madre, su questa Croce,
nelle notti d'estate, sento ancora la voce.
E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamo Aisha, come una canzone,
sono la quarta di tremila persone,
su questo scoglio di buona speranza,
scelgo la vita, l'unica salva.
E quando penso che sia finita,
è proprio adesso che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
Antonello Venditti
Mi chiamo Antonio e faccio il cantautore,
e mio padre e mia madre mi volevano dottore,
ho sfidato il destino per la prima canzone,
ho lasciato gli amici, ho perduto l'amore.
E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamo Laura e sono laureata,
dopo mille concorsi faccio l'impiegata,
e mio padre e mia madre, una sola pensione,
fanno crescere Luca, il mio unico amore.
A volte penso che sia finita,
ma è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
E quando pensi che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamano Gesù e faccio il pescatore,
e del mare e del pesce sento ancora l'odore,
di mio Padre e mia Madre, su questa Croce,
nelle notti d'estate, sento ancora la voce.
E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamo Aisha, come una canzone,
sono la quarta di tremila persone,
su questo scoglio di buona speranza,
scelgo la vita, l'unica salva.
E quando penso che sia finita,
è proprio adesso che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
Antonello Venditti
Re: Per tutti gli insegnanti
Perchè lo fai
Con questa pioggia nei capelli perché lo fai
con questi occhi un po' fanciulli e po' marinai
per una dose di veleno che poi
dentro di te non basta mai.
Con le tue mani da violino perché lo fai
tu che sei rosa di giardino dentro di me
come un gattino sopra un tetto di guai
dimmi perché, perché lo fai.
Perché lo fai non rispondermi se non vuoi
però lo sai che io vedo con gli occhi tuoi
e tu se vuoi puoi nasconderti dentro me
finché non capirai.
Perché lo fai disperata ragazza mia
perché di sdrai come un angelo in agonia
perché ti fai
perché ti fai del male, perché ce l'hai con te
perché lo fai e il domani diventa mai
per te, per me, per noi.
Perché, perché lo fai
fra questi angeli nel fango di questa via
dove non entra più neanche la polizia
io non ti lascio in questo nostro Vietnam,
anima mia
come la gente che lascia che sia.
Disperata ragazza mia
perché non vuoi che il mio amore ti porti via
perché lo fai e il domani diventa mai
per te, per me, per noi.
Perché lo fai, puoi rinascere quando vuoi
perché tu lo sai che io vedo con gli occhi tuoi
se tu volessi vivere io non ti lascerei
se ritornassi libera, se ritornassi mia
invece sei una macchina che va via.
Perché lo fai e il domani diventa mai...
Marco Masini
Con questa pioggia nei capelli perché lo fai
con questi occhi un po' fanciulli e po' marinai
per una dose di veleno che poi
dentro di te non basta mai.
Con le tue mani da violino perché lo fai
tu che sei rosa di giardino dentro di me
come un gattino sopra un tetto di guai
dimmi perché, perché lo fai.
Perché lo fai non rispondermi se non vuoi
però lo sai che io vedo con gli occhi tuoi
e tu se vuoi puoi nasconderti dentro me
finché non capirai.
Perché lo fai disperata ragazza mia
perché di sdrai come un angelo in agonia
perché ti fai
perché ti fai del male, perché ce l'hai con te
perché lo fai e il domani diventa mai
per te, per me, per noi.
Perché, perché lo fai
fra questi angeli nel fango di questa via
dove non entra più neanche la polizia
io non ti lascio in questo nostro Vietnam,
anima mia
come la gente che lascia che sia.
Disperata ragazza mia
perché non vuoi che il mio amore ti porti via
perché lo fai e il domani diventa mai
per te, per me, per noi.
Perché lo fai, puoi rinascere quando vuoi
perché tu lo sai che io vedo con gli occhi tuoi
se tu volessi vivere io non ti lascerei
se ritornassi libera, se ritornassi mia
invece sei una macchina che va via.
Perché lo fai e il domani diventa mai...
Marco Masini
Re: Per tutti gli insegnanti
Poesie degli amici
Fabio
Ogni giorno la vita va avanti
Senza chiederci se lo vogliamo,
ma noi abbiamo un solo modo per volerlo…
vivere,
come se non dovessimo morire mai,
vivere,
come se oggi fosse l’ultimo giorno,
vivere,
perché la vita è bella,
vivere,
perché stancandoci ci realizziamo,
vivere,
anche per soffrire,
anche per piangere,
vivere per vivere,
semplicemente,
viviamo la vita.
Per quel giorno che era
per questo giorno che è,
per il giorno che sarà,…
viviamo la vita.
dal sito http://www.reportonline.it/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=3842
Fabio
Ogni giorno la vita va avanti
Senza chiederci se lo vogliamo,
ma noi abbiamo un solo modo per volerlo…
vivere,
come se non dovessimo morire mai,
vivere,
come se oggi fosse l’ultimo giorno,
vivere,
perché la vita è bella,
vivere,
perché stancandoci ci realizziamo,
vivere,
anche per soffrire,
anche per piangere,
vivere per vivere,
semplicemente,
viviamo la vita.
Per quel giorno che era
per questo giorno che è,
per il giorno che sarà,…
viviamo la vita.
dal sito http://www.reportonline.it/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=3842
Io
Capire gli altri è avere conoscenza,
capire se stessi è essere illuminati,
conquistare gli altri richiede forza,
conquistare se stessi è ancora più difficile.
Lao Tze
Chi conosce gli altri... É saggio.
Chi conosce se stesso... é illuminato.
Chi vince gli altri... É potente.
Chi vince se stesso... é cosciente.
Chi apprezza la bellezza negli altri...
mette in evidenza la sua!
Chi apprezza la sua bellezza
rallegra la propria esistenza.
Chico Xavier
Da tanto tempo non faccio più bilanci: farli interrompe il fluire della coscienza, della consapevolezza.
Un tempo, tutte le estati, riflettevo su come ero andato nei mesi precedenti, pensavo anche alle correzioni degli sbagli che credevo d'aver commesso e mi riempivo la testa di buoni propositi. Oggi non faccio bilanci e non ho sogni da realizzare: la consapevolezza è sufficiente a condurmi. Ma che cosa è esattamente questa consapevolezza? E' la possibilità di dire dentro di me: " Io sono". Non "io sono questo o quello", non "Che cosa voglio essere o diventare", ma "Io sono". Dopo qualche istante cambio l'enunciato, che diventa semplicemente:
"Sono."
Non c'è altro da aggiungere. Mi sento depresso e mi ripeto: "Sono".
Ho l'ansia, mi abbandono e mi dico: "Sono".
Sento dolore e mi ripeto: "Sono".
Sono nella banalità,
sono nella gioia,
sono in ogni cosa.
Non c'è più il peggio e il meglio, c'è la mia presenza.
"Io sono".
Raffaele Morelli
Vivi e ama quello che sei.
Nessuno fa caso all'acqua che evapora dopo le piogge, quando torna il sole....
poco importa se in quell'acqua ci sono anche le lacrime spese a piangere
per amore, per dolore...
l'acqua evapora, torna nell'aria e torna nei nostri polmoni respirando il vento
che ci investe in viso e le lacrime tornano dentro di noi come le cose che abbiamo perso
ma nulla si perde davvero, ogni secondo che passa,
ogni luna che sorge non fanno altro che dirci:
"Vivi, vivi e ama quello che sei,
comunque tu sia, ovunque tu sia,
guarda in alto verso il sole, chiudi gli occhi e non stancarti mai di sognare".
La vita è troppo breve
per non essere felici... insieme...
(dal film 'Ho voglia di te, monologo finale)
E sulle note di Over the sky, il film si chiude
Non c'è nulla che spaventi di più l'uomo
che prendere coscienza dell'immensità di cosa
è capace di fare e diventare.
Soren Kierkegard
Ultima modifica di annalaura il Mer 03 Dic 2008, 16:39 - modificato 1 volta.
Re: Per tutti gli insegnanti
Amicizia
Sii vigile, ma non diffidente.
Coraggioso, ma non imprudente.
Paziente, ma non remissivo.
Affettuoso, ma non apprensivo.
Silenzioso, ma non taciturno
Sincero, ma non crudo
Sereno, ma non indifferente
Generoso, ma non sprecone
Sii vigile, ma non diffidente.
Coraggioso, ma non imprudente.
Paziente, ma non remissivo.
Affettuoso, ma non apprensivo.
Silenzioso, ma non taciturno
Sincero, ma non crudo
Sereno, ma non indifferente
Generoso, ma non sprecone
Re: Per tutti gli insegnanti
ISTRUZIONI PER LA TUA VITA:
Tantra indiano
Mangia molto riso di segale.
Da’ alle persone molto di più di ciò che esse vogliano, e fallo con tutto il cuore.
Impara a memoria la tua poesia preferita.
Non credere a tutto ciò che senti, non spendere tutto ciò che hai, e non dormire per tutto il tempo in cui desidereresti farlo.
Ogni volta che dici “Ti amo, ti voglio bene”, sentilo.
Ogni volta che dici “Mi dispiace”, guarda la persona dritta negli occhi.
Credi nell’amore a prima vista.
Non ignorare i sogni di nessuno.
Ama profondamente ed appassionatamente, potresti stare male, ma questo è l’unico modo di vivere la vita completamente.
Affronta ogni disaccordo in maniera chiara, non offendere.
Non giudicare mai una persona dai suoi parenti.
Parla lentamente, ma pensa in fretta.
Ogni volta che qualcuno ti chiede qualcosa a cui non vuoi rispondere, sorridi e chiedi “perché vuoi saperlo”?
Ricorda che l’amore più profondo e le imprese più grandi sono quelle che portano i maggiori rischi.
Chiama tua madre. Se non puoi, almeno pensala.
Dì “Sii benedetto”, anche se non tutti potrebbero apprezzare.
Se ti capita di lasciarti andare, non dimenticare la lezione.
Ricorda le 3 R:
Rispetta te stesso,
Rispetta chiunque altro, e sii
Responsabile per tutte le tue azioni.
Non permettere che una piccola lite metta fine ad una grande amicizia.
Ogni volta che ti accorgi di avere fatto uno sbaglio, fa’ tutto ciò che è necessario per correggerlo. Immediatamente.
Sorridi ogni volta che impugni il telefono, perché colui che chiami sarà in grado di accorgersene.
Sposa una persona con cui ti piace parlare, perché quando la vecchiaia arriverà, parlare sarà una delle migliori qualità che potrai trovare negli altri.
Trascorri del tempo da solo.
Accogli i cambiamenti, ma non ripudiare i tuoi propri valori.
Ricorda che certe volte il silenzio è la migliore risposta.
Leggi più libri e guarda meno TV.
Conduci una vita buona ed onesta. In questo modo, quando sarai vecchio e ricorderai il passato, vedrai quanto potrai essere felice di tutto ciò ancora una volta.
Credi in DIO, ma chiudi bene la tua auto.
Una buona atmosfera nella tua casa è importante.
Fa’ tutto ciò che è possibile per mantenere la tua casa serena ed armoniosa.
Se hai una controversia con qualcuno vicino a te, cerca di risolvere solo la questione attuale.
Non rivangare il passato.
Leggi tra le righe.
Condividi la tua conoscenza. E’ un modo per raggiungere l’immortalità.
Sii gentile verso il nostro Pianeta....
Non ostacolare Madre Natura.
Occupati solo dei fatti tuoi.
Non credere ad un partner che non chiude mai gli occhi quando ti bacia.
Almeno una volta all’anno, visita un luogo in cui non sei mai stato.
Se hai fatto molti soldi, fai della carità finché sei vivo. Questa è la migliore ricompensa che la sorte può darti.
Ricorda che talvolta il non raggiungimento dello scopo può essere di buon auspicio.
Impara bene le regole,in modo da sapere come infrangerle nella maniera appropriata.
Ricorda: la migliore relazione è quella in cui l’amore per l’altro è più importante del bisogno di stare con chiunque altro.
Giudica il tuo livello di successo da ciò a cui hai dovuto rinunciare per raggiungerlo.
Affronta l’Amore e la cucina con impegno assoluto, senza aspettarti troppo in cambio.
Tantra indiano
Mangia molto riso di segale.
Da’ alle persone molto di più di ciò che esse vogliano, e fallo con tutto il cuore.
Impara a memoria la tua poesia preferita.
Non credere a tutto ciò che senti, non spendere tutto ciò che hai, e non dormire per tutto il tempo in cui desidereresti farlo.
Ogni volta che dici “Ti amo, ti voglio bene”, sentilo.
Ogni volta che dici “Mi dispiace”, guarda la persona dritta negli occhi.
Credi nell’amore a prima vista.
Non ignorare i sogni di nessuno.
Ama profondamente ed appassionatamente, potresti stare male, ma questo è l’unico modo di vivere la vita completamente.
Affronta ogni disaccordo in maniera chiara, non offendere.
Non giudicare mai una persona dai suoi parenti.
Parla lentamente, ma pensa in fretta.
Ogni volta che qualcuno ti chiede qualcosa a cui non vuoi rispondere, sorridi e chiedi “perché vuoi saperlo”?
Ricorda che l’amore più profondo e le imprese più grandi sono quelle che portano i maggiori rischi.
Chiama tua madre. Se non puoi, almeno pensala.
Dì “Sii benedetto”, anche se non tutti potrebbero apprezzare.
Se ti capita di lasciarti andare, non dimenticare la lezione.
Ricorda le 3 R:
Rispetta te stesso,
Rispetta chiunque altro, e sii
Responsabile per tutte le tue azioni.
Non permettere che una piccola lite metta fine ad una grande amicizia.
Ogni volta che ti accorgi di avere fatto uno sbaglio, fa’ tutto ciò che è necessario per correggerlo. Immediatamente.
Sorridi ogni volta che impugni il telefono, perché colui che chiami sarà in grado di accorgersene.
Sposa una persona con cui ti piace parlare, perché quando la vecchiaia arriverà, parlare sarà una delle migliori qualità che potrai trovare negli altri.
Trascorri del tempo da solo.
Accogli i cambiamenti, ma non ripudiare i tuoi propri valori.
Ricorda che certe volte il silenzio è la migliore risposta.
Leggi più libri e guarda meno TV.
Conduci una vita buona ed onesta. In questo modo, quando sarai vecchio e ricorderai il passato, vedrai quanto potrai essere felice di tutto ciò ancora una volta.
Credi in DIO, ma chiudi bene la tua auto.
Una buona atmosfera nella tua casa è importante.
Fa’ tutto ciò che è possibile per mantenere la tua casa serena ed armoniosa.
Se hai una controversia con qualcuno vicino a te, cerca di risolvere solo la questione attuale.
Non rivangare il passato.
Leggi tra le righe.
Condividi la tua conoscenza. E’ un modo per raggiungere l’immortalità.
Sii gentile verso il nostro Pianeta....
Non ostacolare Madre Natura.
Occupati solo dei fatti tuoi.
Non credere ad un partner che non chiude mai gli occhi quando ti bacia.
Almeno una volta all’anno, visita un luogo in cui non sei mai stato.
Se hai fatto molti soldi, fai della carità finché sei vivo. Questa è la migliore ricompensa che la sorte può darti.
Ricorda che talvolta il non raggiungimento dello scopo può essere di buon auspicio.
Impara bene le regole,in modo da sapere come infrangerle nella maniera appropriata.
Ricorda: la migliore relazione è quella in cui l’amore per l’altro è più importante del bisogno di stare con chiunque altro.
Giudica il tuo livello di successo da ciò a cui hai dovuto rinunciare per raggiungerlo.
Affronta l’Amore e la cucina con impegno assoluto, senza aspettarti troppo in cambio.
Re: Per tutti gli insegnanti
CHI SONO IO È IMPORTANTE
Un’insegnante di New York decise di onorare i suoi studenti dell’ultimo anno delle superiori spiegando perché fosse importante ciascuno di essi. Utilizzando un procedimento elaborato da Helice Bridges di Del Mar, California, chiamò ogni studente davanti alla classe, uno per volta. Prima disse in che modo lo studente fosse importante per lei e per la classe. Poi consegnò a ciascuno un nastro azzurro su cui era stampata a lettere d’oro la dicitura: “Chi sono io è importante”.
In seguito l’insegnante decise di avviare una ricerca in classe per vedere quale impatto avrebbe avuto questo riconoscimento nella comunità. Consegnò a ciascuno studente altri tre nastri e incaricò tutti di andare a diffondere questa cerimonia di riconoscimento.
Quindi avrebbero dovuto controllare i risultati, vedere chi avesse conferito e ricevuto il riconoscimento e riferire in classe dopo circa una settimana.
Uno dei ragazzi della classe andò da un giovane funzionario di un’azienda nei dintorni e gli diede il riconoscimento per averlo aiutato nella pianificazione degli studi. Gli diede il nastro azzurro e glielo appuntò sulla camicia. Poi gli consegnò altri due nastri dicendogli: “Stiamo facendo una ricerca in classe sul riconoscimento e vorremmo che lei trovasse qualcuno da onorare, gli consegnasse un nastro azzurro e un altro in più perché questi possa onorare un terza persona per proseguire questa cerimonia di riconoscimento. Poi dovrebbe per favore riferirmi quello che è successo.”
Più tardi, lo stesso giorno, il funzionario si presentò dal suo capo, che era noto fra l’altro per essere un tipo piuttosto brontolone. Lo fece sedere e gli disse che lo ammirava profondamente perché era un genio creativo. Il capo sembrò molto sorpreso. Il funzionario gli domandò il permesso di consegnargli il dono del nastro azzurro e di appuntarglielo. Il capo, sorpreso, rispose: “Beh, certo”.
Il funzionario prese il nastro azzurro e lo appuntò sulla giacca del capo, giusto sopra il cuore. Consegnandogli l’altro nastro gli chiese: “Mi farebbe un favore? Potrebbe prendere quest’altro nastro e usarlo per onorare qualcuno? Il ragazzo che mi ha dato i nastri sta facendo una ricerca a scuola e si vuole proseguire questa cerimonia di riconoscimento e scoprire come influenzi la gente”.
Quella sera il capo tornò a casa dal figlio quattordicenne e lo fece sedere. Gli raccontò: “Oggi mi è successa la cosa più incredibile. Ero in ufficio e uno dei funzionari entra e mi dice che mi ammira e mi dà una nastro azzurro perché sono un genio creativo. Immagina… Mi considera un genio creativo. Poi mi mette sulla giacca, sopra il cuore, questo nastro azzurro che dice “Chi sono io è importante”. Mi dà un altro nastro e mi chiede di trovare qualcun altro da onorare.
Tornando a casa in macchina, stasera, ho cominciato a pensare chi onorare con questo nastro e ho pensato a te. Voglio onorare te. Le mie giornate sono davvero frenetiche e quando torno a casa non ti presto molta attenzione. A volte ti sgrido perché non hai voti abbastanza buoni a scuola e perché la tua camera è un caos, ma in qualche modo stasera volevo proprio sedermi qui e, beh, farti sapere che per me sei davvero importante. Assieme a tua madre, sei la persona più importante della mia vita. Sei un ottimo ragazzo e ti voglio bene!” Il ragazzo sbalordito cominciò a singhiozzare e non finiva più di piangere. Tremava con tutto il corpo. Guardò suo padre e disse fra le lacrime: “Prevedevo di suicidarmi domani, papà, perché pensavo che non mi volessi bene. Adesso non serve”.
(Helice Bridges - Tratto da “Brodo caldo per l’anima”, Vol. I, di Jack Canfield e Mark V. Hansen –)
Un’insegnante di New York decise di onorare i suoi studenti dell’ultimo anno delle superiori spiegando perché fosse importante ciascuno di essi. Utilizzando un procedimento elaborato da Helice Bridges di Del Mar, California, chiamò ogni studente davanti alla classe, uno per volta. Prima disse in che modo lo studente fosse importante per lei e per la classe. Poi consegnò a ciascuno un nastro azzurro su cui era stampata a lettere d’oro la dicitura: “Chi sono io è importante”.
In seguito l’insegnante decise di avviare una ricerca in classe per vedere quale impatto avrebbe avuto questo riconoscimento nella comunità. Consegnò a ciascuno studente altri tre nastri e incaricò tutti di andare a diffondere questa cerimonia di riconoscimento.
Quindi avrebbero dovuto controllare i risultati, vedere chi avesse conferito e ricevuto il riconoscimento e riferire in classe dopo circa una settimana.
Uno dei ragazzi della classe andò da un giovane funzionario di un’azienda nei dintorni e gli diede il riconoscimento per averlo aiutato nella pianificazione degli studi. Gli diede il nastro azzurro e glielo appuntò sulla camicia. Poi gli consegnò altri due nastri dicendogli: “Stiamo facendo una ricerca in classe sul riconoscimento e vorremmo che lei trovasse qualcuno da onorare, gli consegnasse un nastro azzurro e un altro in più perché questi possa onorare un terza persona per proseguire questa cerimonia di riconoscimento. Poi dovrebbe per favore riferirmi quello che è successo.”
Più tardi, lo stesso giorno, il funzionario si presentò dal suo capo, che era noto fra l’altro per essere un tipo piuttosto brontolone. Lo fece sedere e gli disse che lo ammirava profondamente perché era un genio creativo. Il capo sembrò molto sorpreso. Il funzionario gli domandò il permesso di consegnargli il dono del nastro azzurro e di appuntarglielo. Il capo, sorpreso, rispose: “Beh, certo”.
Il funzionario prese il nastro azzurro e lo appuntò sulla giacca del capo, giusto sopra il cuore. Consegnandogli l’altro nastro gli chiese: “Mi farebbe un favore? Potrebbe prendere quest’altro nastro e usarlo per onorare qualcuno? Il ragazzo che mi ha dato i nastri sta facendo una ricerca a scuola e si vuole proseguire questa cerimonia di riconoscimento e scoprire come influenzi la gente”.
Quella sera il capo tornò a casa dal figlio quattordicenne e lo fece sedere. Gli raccontò: “Oggi mi è successa la cosa più incredibile. Ero in ufficio e uno dei funzionari entra e mi dice che mi ammira e mi dà una nastro azzurro perché sono un genio creativo. Immagina… Mi considera un genio creativo. Poi mi mette sulla giacca, sopra il cuore, questo nastro azzurro che dice “Chi sono io è importante”. Mi dà un altro nastro e mi chiede di trovare qualcun altro da onorare.
Tornando a casa in macchina, stasera, ho cominciato a pensare chi onorare con questo nastro e ho pensato a te. Voglio onorare te. Le mie giornate sono davvero frenetiche e quando torno a casa non ti presto molta attenzione. A volte ti sgrido perché non hai voti abbastanza buoni a scuola e perché la tua camera è un caos, ma in qualche modo stasera volevo proprio sedermi qui e, beh, farti sapere che per me sei davvero importante. Assieme a tua madre, sei la persona più importante della mia vita. Sei un ottimo ragazzo e ti voglio bene!” Il ragazzo sbalordito cominciò a singhiozzare e non finiva più di piangere. Tremava con tutto il corpo. Guardò suo padre e disse fra le lacrime: “Prevedevo di suicidarmi domani, papà, perché pensavo che non mi volessi bene. Adesso non serve”.
(Helice Bridges - Tratto da “Brodo caldo per l’anima”, Vol. I, di Jack Canfield e Mark V. Hansen –)
Re: Per tutti gli insegnanti
Parole
Al bambino, è dato di giocare con le parole.
I bambini prestano un ascolto particolare alle parole, per loro rappresentano la musica delle voci umane.
I bambini, più degli adulti, percepiscono la fisicità delle parole: sono soffici? dure? rotonde? spigolose?
I bambini possono assaggiare le parole: sono dolci? salate? amare?
I bambini sentono l’odore delle parole. Le parole divengono gioco, immaginazione,
divertimento e sviluppano la sensibilità del linguaggio.
Il linguaggio poetico ha molto a che fare con il bambino
e con la sua formazione linguistica.
del poeta sloveno Boris Novak
Al bambino, è dato di giocare con le parole.
I bambini prestano un ascolto particolare alle parole, per loro rappresentano la musica delle voci umane.
I bambini, più degli adulti, percepiscono la fisicità delle parole: sono soffici? dure? rotonde? spigolose?
I bambini possono assaggiare le parole: sono dolci? salate? amare?
I bambini sentono l’odore delle parole. Le parole divengono gioco, immaginazione,
divertimento e sviluppano la sensibilità del linguaggio.
Il linguaggio poetico ha molto a che fare con il bambino
e con la sua formazione linguistica.
del poeta sloveno Boris Novak
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