Per tutti gli insegnanti
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cri64
annalaura
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Per tutti gli insegnanti
Beati gli educatori
Beati gli educatori "poveri in spirito".
Quelli che, per educare alla fede i ragazzi,
tirano fuori e spendono
tutto ciò che Dio ha dato loro:
tempo, capacità, energie, fantasia, tenacia...
Beati gli educatori "afflitti".
Quelli che nonostante i rospi da ingoiare
e le difficoltà da superare,
non si danno mai per vinti.
Beati gli educatori "miti".
Quelli che evitano la tentazione delle scorciatoie,
delle minacce, dei ricatti,
e camminano sulle strade del convincere,
spiegare, rispiegare, dialogare,
pazientare, testimoniare.
Beati gli educatori "affamati e assetati di giustizia".
che lottano per un'educazione
adeguata ai ragazzi di oggi.
Beati gli educatori "misericordiosi".
Quelli che, capendo le difficoltà dei bambini e dei ragazzi,
nonché delle loro famiglie,
non sbraitano, non sentenziano, non condannano,
ma ricercano soluzioni
serene ed equilibrate.
Beati gli educatori "operatori di pace".
Beati quelli che CERCANO LA PACE,
e che vanno contro tutto ciò che può
danneggiare un sereno cammino
dei bambini e dei ragazzi.
Beati gli educatori "perseguitati".
Perseguitati dal tempo che non basta mai;
dai tanti impegni nel lavoro e in famiglia;
dai locali non adeguati; dai mezzi tecnici inesistenti;
dai colleghi che non si pongono tanti problemi
e si accontentano del solito tran tran;
dalla tentazione di lasciare...ma che ricominciano sempre.
BEATI GLI EDUCATORI COSI'!
(dal web)
Re: Per tutti gli insegnanti
Bellissima Anna laura, io mi sento soprattutto "afflitta" e "perseguitata"!!!
cri64- Numero di messaggi : 90
Località : Como
Data d'iscrizione : 25.04.08
Re: Per tutti gli insegnanti
Ultima modifica di cri64 il Ven 23 Ott 2009, 22:17 - modificato 1 volta.
cri64- Numero di messaggi : 90
Località : Como
Data d'iscrizione : 25.04.08
Re: Per tutti gli insegnanti
Bellissimo davvero!
Io sono convintissima che ci sono tantissimi giovani così, soltanto che vengono oscurati dai "pochi" coetanei che poi fanno parlare di sé in negativo, sui giornali e in televisione.
Bisognerebbe lasciare ampio spazio anche a ragazzi, come l'amico di tua figlia, che hanno davvero voglia di fare, che sono generosi e altruisti e che in silenzio cercano il senso vero della loro vita.
Noi insegnanti, come educatori di bimbi che saranno i giovani del domani, abbiamo anche le nostre responsabilità e dovremmo tenerlo in conto continuamente.
Nello sguardo di oggi c'è tutta la serenità e la fiducia di un mondo migliore. Aiutiamoli a crescere senza far perdere loro la speranza...Tutto il bello può accadere, se si vuole!
Complimenti a tua figlia, per aver scelto un amico così!
E tanti auguri accompagnati da "Buon Lavoro" a questo bravissimo giovane.
(dal web)
Io sono convintissima che ci sono tantissimi giovani così, soltanto che vengono oscurati dai "pochi" coetanei che poi fanno parlare di sé in negativo, sui giornali e in televisione.
Bisognerebbe lasciare ampio spazio anche a ragazzi, come l'amico di tua figlia, che hanno davvero voglia di fare, che sono generosi e altruisti e che in silenzio cercano il senso vero della loro vita.
Noi insegnanti, come educatori di bimbi che saranno i giovani del domani, abbiamo anche le nostre responsabilità e dovremmo tenerlo in conto continuamente.
Nello sguardo di oggi c'è tutta la serenità e la fiducia di un mondo migliore. Aiutiamoli a crescere senza far perdere loro la speranza...Tutto il bello può accadere, se si vuole!
Complimenti a tua figlia, per aver scelto un amico così!
E tanti auguri accompagnati da "Buon Lavoro" a questo bravissimo giovane.
FILASTOCCA DEL SORRISO
Filastrocca del sorriso
si regala all'indeciso
a chi è triste
o ha un po' di noia
per donargli della gioia.
Il sorriso è cosa seria
è prezioso e dà calore
soprattutto per chi è solo
e vorrebbe un po' d'amore.
Se un sorriso ha tanta luce
son sicura che mi piace,
ma per essere perfetto
non dev’essere ristretto,
deve dare tutto il cuore
di chi è il suo portatore.
Sorridiamo allora tutti
perché il mondo sia armonia
e riempito di magia.
Filastrocca del sorriso
si regala all'indeciso
a chi è triste
o ha un po' di noia
per donargli della gioia.
Il sorriso è cosa seria
è prezioso e dà calore
soprattutto per chi è solo
e vorrebbe un po' d'amore.
Se un sorriso ha tanta luce
son sicura che mi piace,
ma per essere perfetto
non dev’essere ristretto,
deve dare tutto il cuore
di chi è il suo portatore.
Sorridiamo allora tutti
perché il mondo sia armonia
e riempito di magia.
(dal web)
Re: Per tutti gli insegnanti
Ultima modifica di cri64 il Ven 23 Ott 2009, 22:20 - modificato 1 volta.
cri64- Numero di messaggi : 90
Località : Como
Data d'iscrizione : 25.04.08
Re: Per tutti gli insegnanti
IL FRAMMENTO DI UNO SPECCHIO
Anonimo
Un professore terminò la lezione, poi pronunciò le parole di rito: "Ci sono domande?".
Uno studente gli chiese: "Professore quale è il significato della vita?".
Qualcuno tra i presenti che si apprestava ad uscire rise.
Il professore guardò a lungo lo studente, chiedendo con lo sguardo se era una domanda seria. Comprese che lo era.
"Le risponderò", disse.
Estrasse il portafoglio dalla tasca dei pantaloni, ne tirò fuori uno specchietto rotondo, non più grande di una moneta.
Poi disse: "Ero bambino durante la guerra. Un giorno, sulla strada, vidi uno specchio andato in frantumi. Ne conservai il frammento più grande. Eccolo. Cominciai a giocarci e mi lasciai incantare dalla possibilità di dirigere la luce riflessa negli angoli bui dove il sole non brillava mai: buche profonde, crepacci, ripostigli. Conservai il piccolo specchio.
Diventando uomo finii per capire che non era soltanto il gioco di un bambino, ma la metafora di quello che avrei potuto fare nella vita.
Anch'io sono il frammento di uno specchio che non conosco nella sua interezza. Con quello che ho, però, posso mandare luce - la verità, la comprensione, la bontà, la tenerezza - nei
bui nascosti del cuore degli uomini e cambiare qualcosa in qualcuno. Forse altre persone vedranno e faranno altrettanto. In questo, per me, sta il significato della vita."
Anonimo
Un professore terminò la lezione, poi pronunciò le parole di rito: "Ci sono domande?".
Uno studente gli chiese: "Professore quale è il significato della vita?".
Qualcuno tra i presenti che si apprestava ad uscire rise.
Il professore guardò a lungo lo studente, chiedendo con lo sguardo se era una domanda seria. Comprese che lo era.
"Le risponderò", disse.
Estrasse il portafoglio dalla tasca dei pantaloni, ne tirò fuori uno specchietto rotondo, non più grande di una moneta.
Poi disse: "Ero bambino durante la guerra. Un giorno, sulla strada, vidi uno specchio andato in frantumi. Ne conservai il frammento più grande. Eccolo. Cominciai a giocarci e mi lasciai incantare dalla possibilità di dirigere la luce riflessa negli angoli bui dove il sole non brillava mai: buche profonde, crepacci, ripostigli. Conservai il piccolo specchio.
Diventando uomo finii per capire che non era soltanto il gioco di un bambino, ma la metafora di quello che avrei potuto fare nella vita.
Anch'io sono il frammento di uno specchio che non conosco nella sua interezza. Con quello che ho, però, posso mandare luce - la verità, la comprensione, la bontà, la tenerezza - nei
bui nascosti del cuore degli uomini e cambiare qualcosa in qualcuno. Forse altre persone vedranno e faranno altrettanto. In questo, per me, sta il significato della vita."
Re: Per tutti gli insegnanti
Il professore
autore anonimo
Un professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese un grosso vasetto di marmellata vuoto e cominciò a riempirlo con dei sassi, di circa 3 cm. di diametro.
Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno ed essi risposero di sì.
Allora il Professore tirò fuori una scatola piena di piselli, li versò dentro il vasetto e lo scosse delicatamente. Ovviamente i piselli si infilarono nei vuoti lasciati tra i vari sassi.
Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno ed essi, ancora una volta,dissero di sì.
Allora il Professore tirò fuori una scatola piena di sabbia e la versò dentro il vasetto.
Ovviamente la sabbia riempì ogni altro spazio vuoto lasciato e coprì tutto.
Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno e questa volta essi risposero di sì, senza dubbio alcuno.
Allora il Professore tirò fuori, da sotto la scrivania, 2 lattine di birra e le versò completamente dentro il vasetto, inzuppando la sabbia.
Gli studenti risero .
"Ora" disse il Professore non appena svanirono le risate, "voglio che voi capiate che questo vasetto rappresenta la vostra vita. I sassi sono le cose importanti - la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra salute, i vostri figli, le cose per le quali se tutto il resto fosse perso, la vostra vita sarebbe ancora piena.
I piselli sono le altre cose per voi importanti:come il vostro lavoro, la vostra casa, la vostra auto. La sabbia è tutto il resto......le piccole cose."
"Se mettete dentro il vasetto per prima la sabbia," continuò il Professore "non ci sarebbe spazio per i piselli e per i sassi.
Lo stesso vale per la vostra vita . Se dedicate tutto il vostro tempo e le vostre energie alle piccole cose, non avrete spazio per le cose che per voi sono importanti.
Dedicatevi alle cose che vi rendono felici: giocate con i vostri figli, portate il vostro partner al cinema,uscite con gli amici.
Ci sarà sempre tempo per lavorare, pulire la casa, lavare l'auto.
Prendetevi cura dei sassi per prima - le cose che veramente contano.
Fissate le vostre priorità...il resto è solo sabbia."
Una studentessa allora alzò la mano e chiese al Professore cosa rappresentasse la birra.
Il Professore sorrise. "Sono contento che me l'abbia chiesto. Era giusto per dimostrarvi che non importa quanto piena possa essere la vostra vita, perché c'è sempre spazio per un paio di birre.
autore anonimo
Un professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese un grosso vasetto di marmellata vuoto e cominciò a riempirlo con dei sassi, di circa 3 cm. di diametro.
Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno ed essi risposero di sì.
Allora il Professore tirò fuori una scatola piena di piselli, li versò dentro il vasetto e lo scosse delicatamente. Ovviamente i piselli si infilarono nei vuoti lasciati tra i vari sassi.
Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno ed essi, ancora una volta,dissero di sì.
Allora il Professore tirò fuori una scatola piena di sabbia e la versò dentro il vasetto.
Ovviamente la sabbia riempì ogni altro spazio vuoto lasciato e coprì tutto.
Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno e questa volta essi risposero di sì, senza dubbio alcuno.
Allora il Professore tirò fuori, da sotto la scrivania, 2 lattine di birra e le versò completamente dentro il vasetto, inzuppando la sabbia.
Gli studenti risero .
"Ora" disse il Professore non appena svanirono le risate, "voglio che voi capiate che questo vasetto rappresenta la vostra vita. I sassi sono le cose importanti - la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra salute, i vostri figli, le cose per le quali se tutto il resto fosse perso, la vostra vita sarebbe ancora piena.
I piselli sono le altre cose per voi importanti:come il vostro lavoro, la vostra casa, la vostra auto. La sabbia è tutto il resto......le piccole cose."
"Se mettete dentro il vasetto per prima la sabbia," continuò il Professore "non ci sarebbe spazio per i piselli e per i sassi.
Lo stesso vale per la vostra vita . Se dedicate tutto il vostro tempo e le vostre energie alle piccole cose, non avrete spazio per le cose che per voi sono importanti.
Dedicatevi alle cose che vi rendono felici: giocate con i vostri figli, portate il vostro partner al cinema,uscite con gli amici.
Ci sarà sempre tempo per lavorare, pulire la casa, lavare l'auto.
Prendetevi cura dei sassi per prima - le cose che veramente contano.
Fissate le vostre priorità...il resto è solo sabbia."
Una studentessa allora alzò la mano e chiese al Professore cosa rappresentasse la birra.
Il Professore sorrise. "Sono contento che me l'abbia chiesto. Era giusto per dimostrarvi che non importa quanto piena possa essere la vostra vita, perché c'è sempre spazio per un paio di birre.
Re: Per tutti gli insegnanti
Ricominicia .....
Anonimo
Se sei stanco e la strada ti sembra lunga,
se ti accorgi che hai sbagliato strada,
...Non lasciarti portare dai giorni e dai tempi... Ricomincia.
Se la vita ti sembra troppo assurda,
Se sei deluso da troppe cose e da troppe persone
...Non cercare di capire il perché... Ricomincia.
Se hai provato ad amare ed essere utile,
Se hai conosciuto la povertà dei tuoi limiti,
...Non lasciar là un impegno assolto a metà... Ricomincia.
Se gli altri ti guardano con rimprovero,
Se sono delusi di te, irritati,
...Non ribellarti, non domandar loro nulla... Ricomincia.
Perché l'albero germoglia di nuovo dimenticando l'inverno,
Il ramo fiorisce senza domandare perché,
E l'uccello fa il suo nido senza pensare all'autunno,
Perché la vita è speranza e sempre ricomincia...
Anonimo
Se sei stanco e la strada ti sembra lunga,
se ti accorgi che hai sbagliato strada,
...Non lasciarti portare dai giorni e dai tempi... Ricomincia.
Se la vita ti sembra troppo assurda,
Se sei deluso da troppe cose e da troppe persone
...Non cercare di capire il perché... Ricomincia.
Se hai provato ad amare ed essere utile,
Se hai conosciuto la povertà dei tuoi limiti,
...Non lasciar là un impegno assolto a metà... Ricomincia.
Se gli altri ti guardano con rimprovero,
Se sono delusi di te, irritati,
...Non ribellarti, non domandar loro nulla... Ricomincia.
Perché l'albero germoglia di nuovo dimenticando l'inverno,
Il ramo fiorisce senza domandare perché,
E l'uccello fa il suo nido senza pensare all'autunno,
Perché la vita è speranza e sempre ricomincia...
Re: Per tutti gli insegnanti
Dai il meglio di te...
(Madre Teresa di Calcutta)
Se fai il bene, ti attribuiranno
secondi fini egoistici;
non importa, fa' il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici;
non importa realizzali.
Il bene che fai verrà domani dimenticato;
non importa fa' il bene
L'onestà e la sincerità ti
rendono vulnerabile;
non importa, sii franco e onesto.
Dà al mondo il meglio di te,
e ti prenderanno a calci.
Non importa, dà il meglio di te
(Madre Teresa di Calcutta)
Se fai il bene, ti attribuiranno
secondi fini egoistici;
non importa, fa' il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici;
non importa realizzali.
Il bene che fai verrà domani dimenticato;
non importa fa' il bene
L'onestà e la sincerità ti
rendono vulnerabile;
non importa, sii franco e onesto.
Dà al mondo il meglio di te,
e ti prenderanno a calci.
Non importa, dà il meglio di te
Re: Per tutti gli insegnanti
Ti auguro Tempo
(di Elli Michler)
"Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno:
ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso,ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno , ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la "vita".
(di Elli Michler)
"Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno:
ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso,ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno , ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la "vita".
Re: Per tutti gli insegnanti
"Dite"
J.KORCZACK
Dite:
è faticoso frequentare bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi,inclinarsi,curvarsi,farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E' piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi
fino all'altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi,allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.
J.KORCZACK
Dite:
è faticoso frequentare bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi,inclinarsi,curvarsi,farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E' piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi
fino all'altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi,allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.
Re: Per tutti gli insegnanti
Trova il tempo
Antica ballata irlandese
Trova il tempo di riflettere,
è la fonte della forza.
Trova il tempo di giocare,
è il segreto della giovinezza.
Trova il tempo di leggere,
è la base del sapere.
Trova il tempo di essere gentile,
è la strada della felicità.
Trova il tempo di sognare,
è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo di amare,
è la vera gioia di vivere.
Trova il tempo d'esser contento,
è la musica dell'anima.
Antica ballata irlandese
Trova il tempo di riflettere,
è la fonte della forza.
Trova il tempo di giocare,
è il segreto della giovinezza.
Trova il tempo di leggere,
è la base del sapere.
Trova il tempo di essere gentile,
è la strada della felicità.
Trova il tempo di sognare,
è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo di amare,
è la vera gioia di vivere.
Trova il tempo d'esser contento,
è la musica dell'anima.
Re: Per tutti gli insegnanti
Invece il cento c’è
(di Loris Malaguzzi)
Il bambino
è fatto di cento.
Il bambino ha
cento lingue,
cento mani,
cento pensieri,
cento modi di pensare,
di giocare e di parlare .
Cento, sempre cento
modi di ascoltare,
di stupire, di amare,
cento allegrie
per cantare e capire.
Cento mondi
da scoprire,
cento mondi
da inventare,
cento mondi
da sognare.
Il bambino ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.
La scuola e la cultura
gli separano la testa dal corpo.
Gli dicono:
di pensare senza mani,
di fare senza testa,
di ascoltare e di non parlare,
di capire senza allegrie,
di amare e di stupirsi
solo a Pasqua e a Natale.
Gli dicono:
di scoprire il mondo che già c’è,
e di cento
gliene rubano novantanove.
Gli dicono:
che il gioco e il lavoro,
la realtà e la fantasia,
la scienza e l’immaginazione,
il cielo e la terra,
la ragione e il sogno,
sono cose
che non stanno insieme.
Gli dicono insomma
che il cento non c’è.
Il bambino dice:
invece il cento c’è.
(di Loris Malaguzzi)
Il bambino
è fatto di cento.
Il bambino ha
cento lingue,
cento mani,
cento pensieri,
cento modi di pensare,
di giocare e di parlare .
Cento, sempre cento
modi di ascoltare,
di stupire, di amare,
cento allegrie
per cantare e capire.
Cento mondi
da scoprire,
cento mondi
da inventare,
cento mondi
da sognare.
Il bambino ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.
La scuola e la cultura
gli separano la testa dal corpo.
Gli dicono:
di pensare senza mani,
di fare senza testa,
di ascoltare e di non parlare,
di capire senza allegrie,
di amare e di stupirsi
solo a Pasqua e a Natale.
Gli dicono:
di scoprire il mondo che già c’è,
e di cento
gliene rubano novantanove.
Gli dicono:
che il gioco e il lavoro,
la realtà e la fantasia,
la scienza e l’immaginazione,
il cielo e la terra,
la ragione e il sogno,
sono cose
che non stanno insieme.
Gli dicono insomma
che il cento non c’è.
Il bambino dice:
invece il cento c’è.
Re: Per tutti gli insegnanti
Un pensiero bambino rivolto ai grandi.....
LETTERA AI GRANDI
Ti prego uomo grande,
non togliermi la fantasia.
Mi hai tolto il verde di un prato,
il fresco profumo di un fiore,
il rumore e il respiro del vento tra i rami.
Mi costringi a giocare su finti prati
e a guardare il sole
con toppe di palazzi attaccate.
Per la fretta del tuo domani, del poi,
mi hai tolto anche i tuoi sorrisi,
le tue parole.
Ti prego uomo grande
non togliermi la vita:
non voglio essere
un grande senza illusioni.
Ti prego grande uomo,
non togliermi la fantasia.
LETTERA AI GRANDI
Ti prego uomo grande,
non togliermi la fantasia.
Mi hai tolto il verde di un prato,
il fresco profumo di un fiore,
il rumore e il respiro del vento tra i rami.
Mi costringi a giocare su finti prati
e a guardare il sole
con toppe di palazzi attaccate.
Per la fretta del tuo domani, del poi,
mi hai tolto anche i tuoi sorrisi,
le tue parole.
Ti prego uomo grande
non togliermi la vita:
non voglio essere
un grande senza illusioni.
Ti prego grande uomo,
non togliermi la fantasia.
Re: Per tutti gli insegnanti
Desiderata
(Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell’antica chiesa di San Paolo)
Procedi con calma tra il frastuono e la fretta
e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio.
Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti.
Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri:
pur se noiosi e incolti, hanno anch’essi una loro storia.
Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito.
Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare boriosa e amara,
perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.
Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti.
Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d’inganno.
Ma questo non ti renda cieca a quanto vi è di virtù:
molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo.
Sii te stessa e soprattutto non fingere negli affetti.
Non ostentare cinismo verso l’amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità,
esso resta perenne come il sempreverde.
Accetta docile la saggezza dell’età, lasciando con serenità le cose della giovinezza.
Coltiva la forza, la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise.
Ma non tormentarti con delle fantasie:
molte paure nascono da stanchezza e solitudine.
Al di là di una sana disciplina, sii tollerante con te stessa.
Tu sei figlia dell’universo non meno degli alberi e delle stelle,
ed hai pieno diritto d’esistere.
Perciò sta’ in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui.
E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni,
nella chiassosa confusione dell’esistenza,
mantieniti in pace col tuo spirito.
Nonostante gli inganni, i travagli e i sogni infranti,
questo è pur sempre un mondo meraviglioso,
perciò sii prudente e sforzati d’essere felice.
(Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell’antica chiesa di San Paolo)
Procedi con calma tra il frastuono e la fretta
e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio.
Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti.
Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri:
pur se noiosi e incolti, hanno anch’essi una loro storia.
Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito.
Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare boriosa e amara,
perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.
Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti.
Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d’inganno.
Ma questo non ti renda cieca a quanto vi è di virtù:
molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo.
Sii te stessa e soprattutto non fingere negli affetti.
Non ostentare cinismo verso l’amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità,
esso resta perenne come il sempreverde.
Accetta docile la saggezza dell’età, lasciando con serenità le cose della giovinezza.
Coltiva la forza, la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise.
Ma non tormentarti con delle fantasie:
molte paure nascono da stanchezza e solitudine.
Al di là di una sana disciplina, sii tollerante con te stessa.
Tu sei figlia dell’universo non meno degli alberi e delle stelle,
ed hai pieno diritto d’esistere.
Perciò sta’ in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui.
E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni,
nella chiassosa confusione dell’esistenza,
mantieniti in pace col tuo spirito.
Nonostante gli inganni, i travagli e i sogni infranti,
questo è pur sempre un mondo meraviglioso,
perciò sii prudente e sforzati d’essere felice.
Re: Per tutti gli insegnanti
Lentamente muore - forse falsamente attribuita a Pablo Neruda
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.
Re: Per tutti gli insegnanti
Se per un istante Dio dimenticasse che sono una marionetta di stoffa
e mi regalasse un poco di vita,
probabilmente non direi tutto quello che penso,
però in definitiva penserei tutto quello che dico.
Darei valore alle cose, non per quello che valgono,
ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di più,
capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi,
perdiamo sessanta secondi di luce.
Andrei avanti quando gli altri si fermano,
mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano,
e come gusterei un buon gelato al cioccolato!
Se Dio mi regalasse un poco di vita,
vestirei in modo semplice,
mi butterei a terra al sole,
lasciando allo scoperto, non soltanto il mio corpo ma anche la mia anima.
Mio Dio, se io avessi un cuore,
scriverei il mio odio sul ghiaccio
e aspetterei che uscisse il sole.
Dipingerei con un sogno di Van Gogh sulle stelle un poema di Benedetti,
e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Innaffierei con le mie lacrime le rose
per sentire il dolore delle loro spine
e l’incarnato bacio dei suoi petali…
Mio Dio, se io avessi un poco di vita…
Non lascerei passare un solo giorno
senza dire alle persone che amo, che gli voglio bene.
Convincerei ogni donna o uomo
che sono i miei preferiti
e vivrei innamorato dell’amore.
Agli uomini proverei quanto si sbagliano
quando pensano che smettono di innamorarsi quando invecchiano,
senza sapere che invecchiano quando smettono di innamorarsi!.
A un bambino gli darei le ali, però lascerei che da solo imparasse a volare.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma con la dimenticanza.
Tante cose ho imparato da voi, gli uomini…
Ho imparato che tutto il mondo vuole vivere nella cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel modo di salire la scarpata.
Ho imparato che quando un bambino appena nato
stringe con il suo piccolo pugno, per la prima volta, il dito di suo padre,
lo mantiene intrappolato per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare un altro dall’alto,
solo quando lo aiuta ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi,
però realmente a molto non serviranno,
perché quando mi metteranno dentro quella valigia,
infelicemente starò morendo.
Dì sempre ciò che provi e fai quello che pensi.
Se sapessi che oggi fosse l’ultima volta che ti vedo andare a dormire,
ti abbraccerei forte e pregherei il Signore
per poter diventare il guardiano dei tuoi sentimenti.
Se sapessi che questa fosse l’ultima volta in cui ti vedo uscire dalla porta,
ti stringerei, ti darei un bacio
e ti richiamerei nuovamente a me per baciarti ancora.
Se sapessi che questa fosse l’ultima volta che ascolto la tua voce,
registrerei tutte le tue parole per poterle ascoltare,
una, mille, infinite volte.
Se sapessi che questi fossero gli ultimi istanti in cui posso vederti,
direi “ti amo” e non darei, stupidamente, per scontato che tu già lo sappia.
C’è sempre un domani e la vita ci offre sempre una nuova opportunità per fare bene le cose, però nel caso in cui mi sbagliassi e oggi è tutto quello che ci resta,
mi piacerebbe dirti quanto ti amo e farti sapere che non ti dimenticherò mai.
Il domani non è garantito per nessuno, giovane o vecchio che sia.
Oggi potrebbe essere l’ultima volta che vedi le persone amate.
Per questo, non attendere ancora, fallo oggi, visto che,
se il domani non dovesse mai giungere,
potresti facilmente rimpiangere i giorni
in cui non ti concedesti il tempo per un sorriso,
per un abbraccio, per un bacio,
e quelli in cui fosti troppo occupato
per prestare attenzione ad un loro ultimo desiderio.
Tieni vicino a te coloro che ami,
non nascondergli che hai bisogno di loro
ed esprimigli segretamente fino a che punto sono importanti per te,
amali e rispettali,
prenditi il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie”
e tutte le parole d’amore che conosci.
Nessuno ti ricorderà per i tuoi segreti pensieri.
Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli sempre.
Dimostra ai tuoi amici quanto essi ti interessino
e quanto essi siano importanti per te.
Anonimo (falsamente attribuita a Garcia Marquez)
e mi regalasse un poco di vita,
probabilmente non direi tutto quello che penso,
però in definitiva penserei tutto quello che dico.
Darei valore alle cose, non per quello che valgono,
ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di più,
capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi,
perdiamo sessanta secondi di luce.
Andrei avanti quando gli altri si fermano,
mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano,
e come gusterei un buon gelato al cioccolato!
Se Dio mi regalasse un poco di vita,
vestirei in modo semplice,
mi butterei a terra al sole,
lasciando allo scoperto, non soltanto il mio corpo ma anche la mia anima.
Mio Dio, se io avessi un cuore,
scriverei il mio odio sul ghiaccio
e aspetterei che uscisse il sole.
Dipingerei con un sogno di Van Gogh sulle stelle un poema di Benedetti,
e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Innaffierei con le mie lacrime le rose
per sentire il dolore delle loro spine
e l’incarnato bacio dei suoi petali…
Mio Dio, se io avessi un poco di vita…
Non lascerei passare un solo giorno
senza dire alle persone che amo, che gli voglio bene.
Convincerei ogni donna o uomo
che sono i miei preferiti
e vivrei innamorato dell’amore.
Agli uomini proverei quanto si sbagliano
quando pensano che smettono di innamorarsi quando invecchiano,
senza sapere che invecchiano quando smettono di innamorarsi!.
A un bambino gli darei le ali, però lascerei che da solo imparasse a volare.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma con la dimenticanza.
Tante cose ho imparato da voi, gli uomini…
Ho imparato che tutto il mondo vuole vivere nella cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel modo di salire la scarpata.
Ho imparato che quando un bambino appena nato
stringe con il suo piccolo pugno, per la prima volta, il dito di suo padre,
lo mantiene intrappolato per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare un altro dall’alto,
solo quando lo aiuta ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi,
però realmente a molto non serviranno,
perché quando mi metteranno dentro quella valigia,
infelicemente starò morendo.
Dì sempre ciò che provi e fai quello che pensi.
Se sapessi che oggi fosse l’ultima volta che ti vedo andare a dormire,
ti abbraccerei forte e pregherei il Signore
per poter diventare il guardiano dei tuoi sentimenti.
Se sapessi che questa fosse l’ultima volta in cui ti vedo uscire dalla porta,
ti stringerei, ti darei un bacio
e ti richiamerei nuovamente a me per baciarti ancora.
Se sapessi che questa fosse l’ultima volta che ascolto la tua voce,
registrerei tutte le tue parole per poterle ascoltare,
una, mille, infinite volte.
Se sapessi che questi fossero gli ultimi istanti in cui posso vederti,
direi “ti amo” e non darei, stupidamente, per scontato che tu già lo sappia.
C’è sempre un domani e la vita ci offre sempre una nuova opportunità per fare bene le cose, però nel caso in cui mi sbagliassi e oggi è tutto quello che ci resta,
mi piacerebbe dirti quanto ti amo e farti sapere che non ti dimenticherò mai.
Il domani non è garantito per nessuno, giovane o vecchio che sia.
Oggi potrebbe essere l’ultima volta che vedi le persone amate.
Per questo, non attendere ancora, fallo oggi, visto che,
se il domani non dovesse mai giungere,
potresti facilmente rimpiangere i giorni
in cui non ti concedesti il tempo per un sorriso,
per un abbraccio, per un bacio,
e quelli in cui fosti troppo occupato
per prestare attenzione ad un loro ultimo desiderio.
Tieni vicino a te coloro che ami,
non nascondergli che hai bisogno di loro
ed esprimigli segretamente fino a che punto sono importanti per te,
amali e rispettali,
prenditi il tempo per dirgli “mi spiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie”
e tutte le parole d’amore che conosci.
Nessuno ti ricorderà per i tuoi segreti pensieri.
Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli sempre.
Dimostra ai tuoi amici quanto essi ti interessino
e quanto essi siano importanti per te.
Anonimo (falsamente attribuita a Garcia Marquez)
Re: Per tutti gli insegnanti
SE TORNASSI A VIVERE di Enna Rombeck
Qualcuno mi ha chiesto giorni fa se, potendo rinascere, avrei vissuto la vita in maniera diversa.
Lì per lì ho risposto di no, poi ci ho pensato un po' su e...
Potendo rivivere la mia vita, avrei parlato meno e ascoltato di più.
Non avrei rinunciato a invitare a cena gli amici soltanto perché il mio tappeto aveva qualche macchia e la fodera del divano era stinta.
Avrei mangiato briciolosi panini nel salotto buono e mi sarei preoccupata molto meno dello sporco prodotto dal caminetto acceso.
Avrei trovato il tempo di ascoltare il nonno quando rievocava gli anni della sua giovinezza.
Non avrei mai preteso, in un giorno d'estate, che i finestrini della macchina fossero alzati perché avevo appena fatto la messa in piega.
Non avrei lasciato che la candela a forma di rosa si sciogliesse, dimenticata, nello sgabuzzino. L'avrei consumata io, a forza di accenderla.
Mi sarei stesa sul prato con i bambini senza badare alle macchie d'erba sui vestiti.
Avrei pianto e riso di meno guardando la televisione e di più osservando la vita.
Avrei condiviso maggiormente le responsabilità di mio marito.
Mi sarei messa a letto quando stavo male, invece di andare febbricitante al lavoro quasi che, mancando io, il mondo si sarebbe fermato.
Invece di non veder l'ora che finissero i nove mesi della gravidanza, ne avrei amato ogni attimo, consapevole del fatto che la cosa stupenda che mi viveva dentro era la mia unica occasione di collaborare con Dio alla realizzazione di un miracolo.
A mio figlio che mi baciava con trasporto non avrei detto: "Su, su, basta. Va' a lavarti che la cena è pronta".
Avrei detto più spesso: "Ti voglio bene" e meno spesso: "Mi dispiace"... ma soprattutto, potendo ricominciare tutto daccapo, mi impadronirei di ogni minuto... lo guarderei fino a vederlo veramente.., lo vivrei... e non lo restituirei mai più.
Qualcuno mi ha chiesto giorni fa se, potendo rinascere, avrei vissuto la vita in maniera diversa.
Lì per lì ho risposto di no, poi ci ho pensato un po' su e...
Potendo rivivere la mia vita, avrei parlato meno e ascoltato di più.
Non avrei rinunciato a invitare a cena gli amici soltanto perché il mio tappeto aveva qualche macchia e la fodera del divano era stinta.
Avrei mangiato briciolosi panini nel salotto buono e mi sarei preoccupata molto meno dello sporco prodotto dal caminetto acceso.
Avrei trovato il tempo di ascoltare il nonno quando rievocava gli anni della sua giovinezza.
Non avrei mai preteso, in un giorno d'estate, che i finestrini della macchina fossero alzati perché avevo appena fatto la messa in piega.
Non avrei lasciato che la candela a forma di rosa si sciogliesse, dimenticata, nello sgabuzzino. L'avrei consumata io, a forza di accenderla.
Mi sarei stesa sul prato con i bambini senza badare alle macchie d'erba sui vestiti.
Avrei pianto e riso di meno guardando la televisione e di più osservando la vita.
Avrei condiviso maggiormente le responsabilità di mio marito.
Mi sarei messa a letto quando stavo male, invece di andare febbricitante al lavoro quasi che, mancando io, il mondo si sarebbe fermato.
Invece di non veder l'ora che finissero i nove mesi della gravidanza, ne avrei amato ogni attimo, consapevole del fatto che la cosa stupenda che mi viveva dentro era la mia unica occasione di collaborare con Dio alla realizzazione di un miracolo.
A mio figlio che mi baciava con trasporto non avrei detto: "Su, su, basta. Va' a lavarti che la cena è pronta".
Avrei detto più spesso: "Ti voglio bene" e meno spesso: "Mi dispiace"... ma soprattutto, potendo ricominciare tutto daccapo, mi impadronirei di ogni minuto... lo guarderei fino a vederlo veramente.., lo vivrei... e non lo restituirei mai più.
Re: Per tutti gli insegnanti
Ottimo è quel maestro che, poco insegnando, fa nascere nell'alunno una voglia grande di imparare.
Arturo Graf
Arturo Graf
Re: Per tutti gli insegnanti
Chi fa bene
Chi fa ben sol per paura,
non fa niente e poco dura.
Chi fa ben sol per usanza,
se non perde, poco avanza.
Chi fa ben solo per forza,
lascia il frutto e tien la scorza.
Chi fa ben qual sciocco, a caso,
va per l'acqua senza vaso.
Chi fa ben per parer buono,
ci si acquista un po' di suono.
Chi fa ben per vanagloria,
non avrà mai la vittoria.
Chi fa ben per avarizia,
crescerà sempre in malizia.
Chi fa ben con negligenza,
perde il frutto e la semenza.
Chi fa bene all'indiscreta,
non fa frutto e mai si quieta.
Chi fa ben sol per salvarsi,
troppo si ama e non sa amarsi.
Chi fa ben solo per gusto,
non sarà sano, nè giusto.
Chi fa ben per puro amore,
dona a Dio l'anima e il cuore.
San Giuseppe da Copertino
Chi fa ben sol per paura,
non fa niente e poco dura.
Chi fa ben sol per usanza,
se non perde, poco avanza.
Chi fa ben solo per forza,
lascia il frutto e tien la scorza.
Chi fa ben qual sciocco, a caso,
va per l'acqua senza vaso.
Chi fa ben per parer buono,
ci si acquista un po' di suono.
Chi fa ben per vanagloria,
non avrà mai la vittoria.
Chi fa ben per avarizia,
crescerà sempre in malizia.
Chi fa ben con negligenza,
perde il frutto e la semenza.
Chi fa bene all'indiscreta,
non fa frutto e mai si quieta.
Chi fa ben sol per salvarsi,
troppo si ama e non sa amarsi.
Chi fa ben solo per gusto,
non sarà sano, nè giusto.
Chi fa ben per puro amore,
dona a Dio l'anima e il cuore.
San Giuseppe da Copertino
Re: Per tutti gli insegnanti
Ultima modifica di cri64 il Ven 23 Ott 2009, 22:25 - modificato 1 volta.
cri64- Numero di messaggi : 90
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Re: Per tutti gli insegnanti
Ultima modifica di cri64 il Lun 26 Ott 2009, 14:57 - modificato 1 volta.
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Re: Per tutti gli insegnanti
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Re: Per tutti gli insegnanti
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Re: Per tutti gli insegnanti
Ultima modifica di cri64 il Ven 23 Ott 2009, 22:29 - modificato 1 volta.
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